I segnali diurni
In tanti li dimenticano, altri semplicemente li ignorano volutamente, ma i segnali diurni sono importanti e vanno rispettati, tanto che le sanzioni non sono così rare in caso di controlli. Il riferimento è alla parte C del Colreg 72, il Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare, che disciplina la segnaletica obbligatoria in navigazione o rada nelle ore diurne, quindi dall’alba al tramonto. Si tratta di tre figure geometriche: un cono, un cilindro e un pallone o sfera.
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Ipotermia, incubo dei mesi invernali
Chi ama il mare a 360 gradi, in particolare chi predilige la navigazione a vela, sa che la stagione invernale può regalare momenti straordinari per un gran numero di ragioni: il vento innanzitutto, che nei mesi estivi spesso si fa desiderare, d’inverno non manca quasi mai; i porti costano pochissimo; in giro non c’è nessuno o quasi, e di conseguenza le rade inavvicinabili ad agosto diventano alla portata di chiunque per un comodo ormeggio.
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Il fuoco, tra i peggiori incubi a bordo
Un incendio a bordo è quanto di peggio possa accadere ed è peraltro la causa principale di molti affondamenti.
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Crociere estive: l’isola Gallinara
La Liguria, vista dal mare, regala scorci di grande fascino, ma per i navigatori ha un piccolo difetto: tra La Spezia e Ventimiglia non esistono quasi ridossi naturali per venti da Sud. Questo per l’assenza di insenature sufficientemente profonde (fa eccezione la rada di Sestri Levante, che infatti nei mesi estivi è affollata come poche) da potervi trascorrere la notte in sicurezza. Non ci sono neppure isole dietro le quali riparare o ancorare. L’unica isola in questo lungo tratto di mare è rappresentata dalla Gallinara, poco più di uno scoglio verde sulla riviera di Ponente, nel comune di Albenga.
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Girante e pompa di raffreddamento, il fai da te è facile
Qualche tempo fa, partecipando a un interessante corso di manutenzione motore organizzato da un blasonato yacht club, rimasi un po’ stupito nell’ascoltare qualche armatore di barche nuove da 40-42 piedi, del valore di una più che discreta abitazione, mentre ammetteva candidamente di non aver mai visto né smontato una girante in vita sua e di non avere la più pallida idea del da farsi.
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Gioie (e dolori) del wc nautico
Alzi la mano chi non ha trascorso, almeno una volta nelle agognate vacanze, qualche minuto (nella migliore delle ipotesi) o un paio d’ore (nella peggiore) del suo tempo in ginocchio in bagno o, peggio, con la testa infilata nel wc o nella zona delle prese a mare? Il wc di bordo, o per meglio dire il wc marino, è gioia e dolori per tutti i diportisti. Gioia perché non c’è nulla di meglio che avere un bagno a due metri di distanza, quando ti serve con urgenza. Dolori perché quando qualcosa non va per il verso giusto, e succede abbastanza di frequente, gli interventi sono di solito lunghi, complicati e fastidiosi per motivi che non è il caso di sottolineare.
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L’intramontabile bussola
La bussola è da secoli, e lo è ancora oggi, lo strumento più affidabile e sicuro che ci sia a bordo, e sarebbe cosa buona e giusta non perdere l’abitudine di buttarci l’occhio ogni tanto, anziché fissarsi sui coloratissimi schermi dei plotter.
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Lifeline e cordoni ombelicali
Nella disgraziata ipotesi che vi sia già capitato di veder cadere in mare un componente del vostro equipaggio, avete già toccato con mano tutta la pericolosità di momenti simili. Ma non servono neppure incidenti nel senso stretto del termine, per rendersi conto di quanto sia difficile il recupero di una persona in acqua e quanto sia una questione di attimi per vederla sparire nascosta dalle onde.
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Come riscaldarsi in barca
Vediamo quindi quali sono i sistemi migliori, e quelli più utilizzati, per riscaldare dinette e cabine e trasformare lo scafo in un ambiente confortevole ed accogliente, evitando al malcapitato di battere i denti e rischiare una bronchite rannicchiato in un sacco a pelo.
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La crociera di Capodanno
Salutare l’arrivo del nuovo anno in barca è una delle tradizioni a cui molti armatori non sanno rinunciare. La maggior parte, a onor del vero, si limita a mangiate pantagrueliche restando comodamente al caldo della dinette e all’ormeggio abituale, vuoi per la mancanza di amici con un po’ di intraprendenza e vuoi per la presenza dei famigliari che prediligono il comfort a una navigazione nei climi freddi. Ma c’è comunque un buon numero di velisti e non che, al contrario, negli ultimi giorni dell’anno organizzano una crociera per approfittare di quei luoghi altrimenti inaccessibili o quasi nell’agosto.
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Check-list: come nasce uno strumento salvavita
Forse non tutti sanno che c’è una relazione piuttosto diretta tra il decollo di un velivolo e l’applicazione di un by-pass coronarico. Questa relazione si è concretizzata quando il programma per la sicurezza dei pazienti dell’OMS ha creato un’iniziativa per migliorare la sicurezza degli interventi…
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Le buone pratiche della nautica: “La navigazione”
Siamo giunti al terzo capitolo del nostro excursus attraverso le Buone Pratiche. Dopo avere meditato su come rendere meno impattante il nostro comportamento in porto, e come mantenere uno spirito sufficientemente green in fase di manutenzione della barca, oggi è ora di salpare e di…
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