VELA E YOGA. Incontro tra mare, corpo e mente.
Lo yoga, disciplina di origine antichissime nata in India circa 4500 anni fa, in sanscrito significa infatti “Unire” perché la sua pratica vuole mettere in connessione il corpo con la mente e nello stesso tempo l’uomo con la natura. Lo yogin, colui che pratica, osserva la natura intorno a sé e prova ad assumerne la forma, perché così facendo ne acquista le qualità ed aumenta la sua comprensione del mondo.
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Crociere estive: Golfo dei Poeti
L’impressionante distesa di barche alla fonda tra aprile e ottobre, di ogni tipologia e dimensione, spiega meglio di mille parole l’appeal del Golfo dei Poeti tra i navigatori nel versante tirrenico della penisola. La grande insenatura che va da Lerici a Portovenere, con al centro La Spezia, è una delle mete obbligate per quanti transitano dal Mediterraneo nelle crociere estive (comprese le grandi navi) ed è anche una tappa fissa per velisti e non che vogliono trascorrere qualche giorno in uno degli scenari più belli d’Italia.
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Crociere estive: l’isola Gallinara
La Liguria, vista dal mare, regala scorci di grande fascino, ma per i navigatori ha un piccolo difetto: tra La Spezia e Ventimiglia non esistono quasi ridossi naturali per venti da Sud. Questo per l’assenza di insenature sufficientemente profonde (fa eccezione la rada di Sestri Levante, che infatti nei mesi estivi è affollata come poche) da potervi trascorrere la notte in sicurezza. Non ci sono neppure isole dietro le quali riparare o ancorare. L’unica isola in questo lungo tratto di mare è rappresentata dalla Gallinara, poco più di uno scoglio verde sulla riviera di Ponente, nel comune di Albenga.
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TRAVERSATA OCEANICA: OPERAZIONE CAMBUSA.
La navigazione comporta una fatica fisica e mentale ed un dispendio importante di energia che deve essere bilanciato da un’alimentazione adeguata, capace di riportare l’equilibrio.
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Il Cirm, gli angeli custodi dei marinai
Cirm sta per Centro Internazionale Radio Medico. È una Fondazione onlus nata nel lontano 1935 ed è in sostanza tra i pionieri della telemedicina, perché offre 365 giorni l’anno, H24, assistenza sanitaria ai marittimi e a chiunque sia per mare ai quattro angoli del pianeta.
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Il pagliolato, la palestra del fai da te
Nell’imbarcazione il pagliolato è il pavimento in legno che ricopre la sentina e ci permette di camminare comodamente senza rischiare di scivolare, ma rappresenta anche uno degli elementi estetici più di impatto. Nel momento in cui scendiamo sotto coperta e visitiamo per la prima volta una barca, le condizioni del pagliolato di solito ci danno già una prima impressione sulle condizioni generali (certo non l’unica) e sulla cura rivolta dall’armatore a quello scafo. Il legno “parla” e macchie di umidità o rigonfiamenti, che difficilmente si riescono a nascondere, possono rappresentare campanelli d’allarme.
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Il tender, quale e perchè
Per una perfetta vacanza in rada, l’uso del tender è d’obbligo o quanto meno molto consigliabile se si vogliono evitare disancoraggi e toccate e fughe nei vari marina per far la spesa e far la scorta di bottiglie d’acqua.
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Isola dell’Asinara, i Caraibi di casa nostra
Tra le mete preferite di chi sceglie per le vacanze una crociera in Sardegna, l’isola dell’Asinara è un paradiso naturale in mezzo al Mediterraneo, di una bellezza tale da non aver nulla da invidiare ai mari caraibici.
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L’impianto elettrico di base e i requisiti di sicurezza
Tra gli impianti di bordo, quello elettrico è di gran lunga quello che richiede le maggiori attenzioni e competenze, sia perché da esso dipende il funzionamento di qualsiasi cosa dal motore agli strumenti, sia perché è la causa dei principali incidenti, in particolare degli incendi.
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Girante e pompa di raffreddamento, il fai da te è facile
Qualche tempo fa, partecipando a un interessante corso di manutenzione motore organizzato da un blasonato yacht club, rimasi un po’ stupito nell’ascoltare qualche armatore di barche nuove da 40-42 piedi, del valore di una più che discreta abitazione, mentre ammetteva candidamente di non aver mai visto né smontato una girante in vita sua e di non avere la più pallida idea del da farsi.
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Gioie (e dolori) del wc nautico
Alzi la mano chi non ha trascorso, almeno una volta nelle agognate vacanze, qualche minuto (nella migliore delle ipotesi) o un paio d’ore (nella peggiore) del suo tempo in ginocchio in bagno o, peggio, con la testa infilata nel wc o nella zona delle prese a mare? Il wc di bordo, o per meglio dire il wc marino, è gioia e dolori per tutti i diportisti. Gioia perché non c’è nulla di meglio che avere un bagno a due metri di distanza, quando ti serve con urgenza. Dolori perché quando qualcosa non va per il verso giusto, e succede abbastanza di frequente, gli interventi sono di solito lunghi, complicati e fastidiosi per motivi che non è il caso di sottolineare.
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La doccia esterna, comodità alla portata di tutti
La doccia esterna, in barca, è una gran comodità per diversi motivi: regala una rinfrescata nei mesi di calura estiva sotto il sole, permette di sciacquarsi con acqua dolce una volta risaliti da un bagno in mare evitando così di portare a bordo il sale nefasto per la vetroresina e, non ultimo, permette di sciacquare alla bisogna qualunque cosa senza dover ricorrere ai rubinetti sottocoperta.
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