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Il bloccaggio e trasporto del tender durante la navigazione è una di quelle operazioni dove le regole, fatte salve quelle del buon senso, lasciano ampio spazio all’iniziativa del singolo armatore, perché ognuno ha le sue esigenze e, soprattutto, la sua barca. L’ideale, per motivi di sicurezza e di libertà dei movimenti in coperta, sarebbe sempre quella di non avere alcun tender a ingombrare il piano, oppure al traino, o appeso alle gruette, ma la tipologia del gommone stesso (se a chiglia rigida ad esempio), la semplice necessità di averlo pronto all’uso e anche, perché no, la poca voglia di armarsi ogni volta di gonfiatore manuale o elettrico, rendono poco diffusa la soluzione di gonfiarlo e sgonfiarlo ogni volta che se ne renda necessario l’utilizzo.

In linea generale, la maggior parte delle barche che ha un tender lo tiene gonfio e pronto a essere messo in acqua. Tipologia e dimensioni dello scafo fanno la differenza sostanziale sul metodo per trasportarlo. C’è chi sceglie semplicemente di trainarlo, con tutti i vantaggi e svantaggi di tale soluzione: il tender non crea alcun ingombro, è già in acqua, ma il traino presuppone di mettere in pratica diversi accorgimenti sia per non logorare l’attrezzatura del gommone sia per non creare un pericoloso ingombro in fase di manovra in spazi ristretti per raggiungere ad esempio un ormeggio.

Chi invece preferisce issarlo a bordo, ha solo l’imbarazzo della scelta sulle idee da mettere in pratica. Sulle barche più grandi, diciamo dai 45 piedi in su, la soluzione più diffusa è anche quella ottimale: le robuste e comode gruette di poppa come questa Gruetta porta imbarcazioni girevole (osculati.com) sono certamente l’ipotesi più consigliabile, anche se l’installazione richiede un lavoro piuttosto certosino per via della necessità di forare la vetroresina e soprattutto realizzare all’interno adeguate contropiastre per evitare qualsiasi cedimento.

Ma una volta installate, permettono di mettere in acqua o issare il vostro tender con il minimo sforzo e in totale sicurezza grazie alle sue Sospendite per tender a 3 bracci e 2 cinghie (osculati.com) . Tutte le altre soluzioni presuppongono invece un semplice fissaggio sul piano di coperta o, per chi ha una spiaggetta sufficientemente ampia, sullo specchio di poppa.

L’ancoraggio del tender è fondamentale, perché non c’è cosa peggiore in caso di sventolata di vedersi sollevare a prua il vostro gommone per il cedimento di qualche cinghia o per un maldestro metodo di fissaggio. A seconda delle vostre comodità e degli spazi di bordo, il tender viene di solito fissato a prua, tra lo strallo e l’albero (soluzione di gran lunga più diffusa) oppure sulla tuga. Sarebbe opportuno fissare sulla vetroresina appositi golfari dedicati al tender nei quali far passare cinghie o cime, adeguatamente contropiastrati, ma si tratterebbe naturalmente di avere sul piano ulteriore ferramenta. Chi vuole evitarla, può usare (se forata) la falchetta come punto di fissaggio delle cinghie: in questo caso è sempre bene ridurre al minimo la superficie da offrire al vento, per limitare così gli sforzi sulle cinghie e di conseguenza sulla falchetta. Bene sarebbe, a questo proposito, in caso di lunghe navigazioni sgonfiare leggermente il tender per appiattirlo il più possibile, riducendo anche i rischi di ingombri al genoa durante eventuali virate. Per il fissaggio, va fatto obbligatoriamente in (almeno) quattro punti, due per ogni lato del tender, ma sarebbe bene anche ancorare adeguatamente la prua per evitare che possa sollevarsi in caso di vento forte. È sempre meglio ridurre al minimo gli sforzi sui golfari del tender, passando quindi i fissaggi direttamente sopra la gomma, attraversando cosi tutta la chiglia (va naturalmente fissato rovesciato). È bene anche coprirlo con uno dei tanti teli in commercio, che lo proteggono anche dai raggi Uv.

Una volta trovata la posizione in cui sistemarlo, dovete solo scegliere con cosa fissarlo: c’è chi usa semplici cime di recupero, ma la soluzione migliore sono certamente le cinghie di cui c’è ampia scelta: devono essere rigorosamente resistenti ai raggi Uv altrimenti dopo pochi mesi si squagliano, e i ganci devono essere inox Cinghia+cricco 25 mm x 400 cm (osculati.com) .

Hanno il vantaggio di poter essere regolate in pochi istanti e di offrire una superficie piatta al contatto con la gomma del tender, anziché quella di una cima che, alla lunga, potrebbe danneggiare il vostro gommone. E naturalmente offrono garanzia di robustezza totale, con carichi di rottura estremamente elevati.

Osculati Srl
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