TRAVERSATA OCEANICA: OPERAZIONE CAMBUSA.
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Come preparare in modo attento ed efficace una cambusa per una traversata oceanica.
“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene” diceva giustamente Virginia Wolf e noi vogliamo aggiungere che sicuramente “Non può navigare bene se non ha mangiato bene!”
La navigazione comporta una fatica fisica e mentale ed un dispendio importante di energia che deve essere bilanciato da un’alimentazione adeguata, capace di riportare l’equilibrio. Il cibo poi è molto di più che dare energia al nostro corpo, è un piacere, una pausa, un momento di condivisione con gli altri, è affetto, gioia e convivialità.
Quando prendiamo il mare diventa quindi fondamentale pensare e gestire anche questo aspetto importante della vita di bordo. La preparazione della cambusa, cioè l’insieme di viveri che vengono stivati in barca, è un’operazione semplice che però richiede tempo e attenzione soprattutto quando ci stiamo preparando per una traversata oceanica, dove non potremo contare su rifornimenti lungo la strada. Fare cambusa per noi è sempre un bel momento da condividere con l’equipaggio ed è composto essenzialmente da tre fasi distinte:
1) Organizzare la cambusa
L’organizzazione della cambusa è il momento in cui decidiamo cosa mangeremo e dove vengono definite le quantità degli alimenti necessari. Quando le persone si conoscono e sono abituate a navigare insieme questa operazione è veloce, nel caso contrario è richiesto solo un po’ di tempo in più ma sicuramente resta un’occasione importante per conoscersi meglio.
Qualunque menù verrà scelto è importante tenere presente la regola fondamentale in barca, per la quale “Tutto quello che è semplice è meglio!” Lasciamo i piatti elaborati e che richiedono una lunga preparazione, per i momenti all’ancoraggio dove avremo sicuramente tutto il tempo necessario per cucinarli e apprezzarli al meglio. Questo non vuol dire ovviamente riempire la stiva di piatti pronti, perché personalmente preferiamo un semplice riso bianco, che richiede 5 minuti in pentola a pressione, con l’aggiunta di un buon olio di oliva extra vergine, formaggio grana, pomodorini e avocado, molto più buono e sano di qualsiasi piatto pronto.
Cucinare bene in barca non solo è possibile ma è anche necessario per mantenere alto il morale di tutto l’equipaggio. Non è un caso che dal secondo giorno di navigazione in poi la domanda più ricorrente sia “Cosa si mangia oggi?”. Come cuoca di bordo con esperienza pluriennale posso assicurare l’importanza in barca di una cucina semplice ma buona, abbondante ma non eccessiva, equilibrata e varia, nel limite del possibile.
Per prima cosa bisogna pensare ad un menù (noi di preferenza lo facciamo settimanale) che tenga conto delle esigenze di tutti e soprattutto dei tempi di conservazione dei cibi (faremo prima piatti che richiedono ad esempio pomodoro, insalata, carne rispetto a patate, zucca e cavoli). Successivamente noi troviamo utile stilare un elenco degli ingredienti necessari dove riportiamo le quantità tenendo conto del numero di persone che compongono l’equipaggio e dei giorni di navigazione stimata. Ci saranno prodotti (come tè, zucchero, caffè…) che useremo tutti i giorni quindi per sapere la quantità basterà moltiplicare per le persone e per i giorni di navigazione, mentre per altri ingredienti, che useremo solo in alcune ricette, li moltiplicheremo per persone e per i giorni previsti. Ricordate di calcolare sempre quantità piuttosto abbondanti (stare in mare mette appetito!) e soprattutto è bene prevedere una cambusa con almeno una settimana in più, in modo da essere in grado di far fronte a possibili problemi che vanno a dilatare i tempi di navigazione.
La stessa attenzione va data all’acqua, l’elemento più importante della nostra cambusa, per il quale è bene prevedere una scorta supplementare. Noi solitamente calcoliamo al giorno 1,5 litri di acqua per persona solo da bere mentre per cucinare, lavare ed igiene personale utilizziamo l’acqua delle cisterne. Il parsimonioso consumo dell’acqua dolce di bordo è un grande classico in barca che prende tutto il suo senso durante una navigazione di lunga durata. Noi, ad esempio, facciamo una doccia con abbondante acqua di mare e qualche bicchiere di acqua dolce che è sufficiente per sciacquarci.
Per contrastare il mal di mare inoltre ricordatevi di tenere sempre a bordo della pasta di acciughe da mettere sul pane o dello zenzero da aggiungere ad un tè caldo. Non dimenticate cioccolato, noci, mandorle, semi vari e frutta secca che sapranno regalare momenti di felicità a tutto l’equipaggio. Infine, tenete presente che durante la traversata potrete pescare e quindi variare la vostra dieta, ma non potendolo assicurare meglio non considerarlo nell’organizzazione della cambusa.
2)Fare la cambusa.
Questo è il momento più divertente perché armati della nostra lista ben dettagliata, sacchi resistenti, tempo e pazienza andiamo a comprare tutto il necessario. La maggior parte della cambusa viene acquistata al supermercato, dove c’è, o comunque nel negozio più fornito che magari ha anche un servizio di consegna. Andate sempre in più persone perché, anche se della lista se ne occuperanno in pochi, sono sempre necessarie braccia per dare una mano a spingere i carrelli pieni, imbustare e trasportare il tutto. Per la frutta e la verdura è bene fare rifornimento al mercato locale dove si possono trovare prodotti freschi e meglio conservati che quindi dureranno di più. Divertitevi a girare tra le bancarelle, che magari avrete già esplorato nei giorni precedenti, comprando possibilmente con diversi stadi di maturazione, assicurandovi così di non dover consumare tutto nello stesso momento. Fate scorta di prodotti che si conservano per lunghi periodi come: patate, cipolle, aglio, cavoli, zucche e verze (che avrete opportunamente messo nel menù delle ultime settimane di navigazione!).
Se non lo preparate voi a bordo, cercate di partire con delle pagnotte di pane del fornaio (dove c’è!) ottime nei primi giorni di navigazione quando lo stomaco si sta abituando al movimento.
Fare la cambusa è una tappa importante nella preparazione della vostra traversata quindi dedicatele l’attenzione e il tempo necessario, cercando di viverla con l’allegria, la calma e la pazienza che richiede soprattutto quando è fatta in tante persone.
3) Stivare la cambusa.
Siete andati al supermercato, al mercato e dal fornaio e ora avete il pozzetto e il ponte pieno di sacchi e scatoloni. Siete nell’ultima fase, ma il lavoro non è ancora finito quindi non perdetevi d’animo perché anche questo è un momento importante, infatti un cattivo stivaggio potrebbe compromettere tutto e mettervi in seguito in serie difficoltà.
Organizzare gli spazi, sempre limitati in barca, seguendo una certa logica solitamente semplifica le cose. A noi piace avere degli spazi dedicati, per la colazione, lo scatolame, riso e pasta, ma è solo una scelta personale. Importante invece è sapere come stivare la frutta e la verdura. Per prima cosa lavatela, fatela asciugare bene sul ponte e ispezionatela con attenzione per poter mettere davanti (quindi pronta ad un primo utilizzo) quello che è rovinato e potrebbe deperire velocemente. Mettete patate, cipolle, aglio, cavolo, zucche e verze in un ambiente buio ma comunque ventilato. La frutta è bene riporla in cassette o reti che lasciano passare l’aria ma al riparo della luce diretta. Fate attenzione a tenere separati i frutti climaterici (come mele, pere, banane, papaie, meloni, manghi) perché l’etilene che producono accelera la maturazione degli altri frutti. Mettete in frigorifero solo la verdura che non può stare all’esterno e possibilmente riponetela nella parte più bassa dove la temperatura è meno fredda. Non dimenticate durante la navigazione di fare un’ispezione giornaliera ed eventualmente adattare il menù del giorno allo stadio di maturazione della vostra scorta di freschi.
I prodotti secchi vanno conservati al riparo dalla luce facendo attenzione a non lasciare mai confezioni aperte, per evitare che l’umidità possa deteriorare il contenuto. La farina si conserva meglio se riposta in grossi contenitori di plastica a chiusura ermetica, con un paio di foglie di alloro per evitare la formazione di insetti. Dedicate inoltre particolare cura nello stivare tutto quello che è fatto di vetro.
Salumi e formaggi, a secondo del tipo, possono essere conservati in frigorifero o all’esterno all’aria o avvolti in un panno ma in ogni caso non devono mancare a bordo perché mangiare pane, affettato e formaggio con vista oceano non ha prezzo!
Ora che avete pensato, fatto e stivato la vostra cambusa non vi resta che mollare gli ormeggi e partire per la vostra traversata oceanica.
Buon vento!
Lara Michele e Reva





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