Non sembra, all’osservatore poco attento, ma su una barca di pochi metri si concentra una tale quantità di materiali diversi e impianti da rendere indispensabile un certo numero di prodotti industriali per far fronte alle mille esigenze delle manutenzioni o delle riparazioni. E non c’è alcuna differenza tra, ad esempio, una barca a vela di nove metri e un’altra di quindici metri: impianti elettrici, idraulici ed elettronici sono del tutto simili, idem la varietà dei materiali di cui bisogna tener conto ogni volta che bisogna mettervi mano: alluminio, inox, legno, vetroresina, e così via. Insomma, nella cosiddetta “officina” di bordo serve un’adeguata scorta di spray e tubetti e barattoli dagli usi più disparati. Vediamo i principali, o per lo meno vediamo quei prodotti che non devono, o non dovrebbero, mai mancare a bordo.

Il dominatore incontrastato è di gran lunga il WD40, Lubrificante Multifunzione WD-40 (osculati.com) la bomboletta blu e gialla è diffusa sulle barche più dei salvagente: lubrificante, sbloccante, è utilizzato anche per eliminare umidità e rischi di ruggine e per rimuovere grassi e colle. Insomma, è il prodotto buono per tutte le stagioni, anche se il suo uso principale è quello per lubrificare e sbloccare (tipico esempio, la vite inox su alluminio).

Sul fronte della vetroresina, teak e cornici degli oblò, tra i prodotti più utilizzati c’è la vastissima gamma Sikaflex: per sigillare, incollare e per ricostruire i comenti del ponte sono tra i più diffusi, sotto diverse sigle troviamo prodotti sigillanti per esterni (quindi resistenti ai raggi UV come questo Adesivo sigillante SIKAFLEX 295 UV (osculati.com) ) o interni, adesivi, primer eccetera. Dello stesso tenore e validità c’è la gamma 3M, marchio che offre un catalogo decisamente vasto per range di utilizzo, compresi nastri adesivi e mascherine di protezione. Sul fronte degli incollaggi, naturalmente, esistono anche un gran numero di collanti di vario genere disponibili un po’ ovunque, ma è bene prestare sempre molta attenzione alle caratteristiche tecniche per evitare spiacevoli sorprese: è vero che molti materiali di uso quotidiano a casa vanno benissimo anche su una barca (il WD40 è proprio uno di questi), ma è altrettanto vero che ci sono diversi ambiti in cui, se parliamo di uno scafo, è necessario utilizzare esclusivamente prodotti specifici per l’uso in ambiente marino, dove il salmastro e i raggi UV rappresentano un problema non da poco.

Sul fronte dei lubrificanti protettivi, tra i prodotti più utilizzati c’è la gamma Crc, anche per quel che riguarda la protezione dei circuiti elettrici e l’eliminazione di umidità e ossidazione. Sono resistenti anche all’acqua ( CRC Protettivo per nautica (osculati.com)) Sempre a proposito di protezione, il grasso al litio aiuta a lubrificare e proteggere tutte quelle parti in movimento (dai cuscinetti alle linee d’asse fino ai verricelli) ed è resistente anche alle alte temperature.

Se dovete accoppiare (spesso è inevitabile) materiali diversi come acciaio inox e alluminio (tipico esempio sono le viti della falchetta, i rivetti sull’albero e così via) è d’obbligo utilizzare un prodotto come il Duralac, un isolante e sigillante che serve a prevenire la corrosione. DURALAC (osculati.com) vi eviterà di ritrovarvi dopo pochi mesi con viti o bulloni completamente bloccati. Sempre per prevenire bloccaggi e proteggere parti come morsetti della batteria, snodi, bulloni eccetera, è bene avere a bordo anche un tubetto di grasso bianco idrorepellente, mentre per favorire lo scorrimento di bozzelli, carrelli e simili è consigliabile un prodotto a base di Ptfe, spesso usato anche per far scorrere meglio la randa in sede di issata e ammainata (anche se in questo caso il semplice lavaggio con acqua della canala dell’albero resta la soluzione preferibile).

Per le parti in plastica e gomma si usa silicone spray, adatto a evitare le screpolature e anche a proteggere i metalli. Sulle guarnizioni in gomma di oblò e passauomo, il metodo utilizzato da molti è invece quello di spalmare un velo di semplice vaselina acquistabile in farmacia o al supermercato.

Insomma, ogni materiale vuole il suo prodotto o quasi. La spesa di una buona dotazione di base non è eccessiva, e alcuni prodotti sono gli stessi che già utilizzate per il fai da te in garage, ma l’esservi ricordati di ingrassare un bullone con il grasso giusto vi tornerà in mente con soddisfazione quando, dopo un paio di anni, riuscirete a estrarlo comodamente senza spaccare tutto. E sarà un successo non da poco.