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Attraversare l’Atlantico è un sogno, ma anche prepararsi a vivere il sogno può essere scoraggiante. Per chiunque si imbarchi in un’avventura in “acque profonde”, i mesi e le settimane che precedono la partenza possono essere stressanti. C’è una lista infinita di lavori, mentre si concilia lavoro e vita familiare, e l’orologio sembra accelerare con l’avvicinarsi del giorno della partenza.

Ottenere la giusta preparazione della barca è essenziale per godersi la crociera e potersi rilassare; un buon aiuto per affrontare la tempesta di compiti e per portare un po’ di ordine e concentrazione è il suddividere gli sforzi in segmenti più piccoli. In una formula: dividiamo il problema grande in tanti piccoli problemi, ed affrontiamoli uno ad uno.

La regola numero uno è: fissare una data per partire. Niente concentra la mente come una scadenza. Avere un appuntamento renderà immediatamente la nostra avventura più reale. Questo è il progetto che abbiamo contemplato per anni, scrivere una data sul calendario lo rende un piano preciso e, dicendo a familiari e amici che partiremo in un giorno specifico, c’è meno spazio per lo slittamento.

Proviamo a costruire un crono-programma basato sul contesto di un conto alla rovescia di sei mesi; questo presuppone un buon livello di esperienza precedente ed esamina le aree chiave di preparazione per la barca e l’equipaggio.

Sistemi di bordo

Anche se la barca è recente, sarà necessario ispezionare tutte le prese a mare e fare uno schizzo della loro posizione; ciò aiuterà a informare i nuovi membri dell’equipaggio in seguito. Sostituire i raccordi corrosi o che non si muovono facilmente e ricordarsi di aggiungere tappi di legno, adatti alla dimensione del potenziale foro, legati vicino al raccordo.

Mentre siamo nelle sentine e negli stipetti, puliamo bene tutto e cogliamo l’occasione per svuotare e ordinare gli armadietti. Cataloghiamo i ricambi della barca, registriamo il modello e i numeri di serie dei sistemi chiave e creiamo un piano di stivaggio: numeriamo gli armadietti e cerchiamo di raggruppare le cose in modo logico durante lo stivaggio.

Il lavoro serale, invece, è leggere tutti i manuali d’uso dei principali sistemi nautici. Può essere utile eseguire il download dal sito Web del produttore o creare copie digitali da mantenere in backup su un’unità USB.

Prestare particolare attenzione agli elenchi di ricambi e materiali di consumo consigliati, senza dimenticare i collegamenti: tubi, fascette stringitubo e pompe. Che tipo di pompe abbiamo per sentina e acqua dolce? Questi possono essere articoli difficoltosi da procurarsi dall’altra parte del mondo, quindi dovrebbero essere ricambi prioritari.

La timoniera è spesso il più trascurato dei sistemi in barca, fino a quando qualcosa non va storto. Il sistema di governo lavorerà molto duramente poiché, in una traversata oceanica, si percorreranno più miglia in poche settimane di quante se ne possono navigare in un paio di stagioni. La barca sarà anche più pesante, carica di carburante, acqua, cibo e attrezzatura.

Come è fatto il nostro sistema di timonieria? Assicuriamoci che i ricambi e gli strumenti che trasportiamo siano adatti. Diamo uno sguardo nel gavotte e verifichiamo eventuali segni di usura, cavi sfilacciati, supporti allentati e gocciolamenti d’olio; questi sono segnali di pericolo di potenziale guasto.

I pistoni dell’autopilota esercitano molta forza, quindi controlliamo tutti i bulloni di fissaggio e tutte le componenti. Ho accennato a leggere il manuale? bene, teniamo presente che è molto più facile farlo in una comoda poltrona a casa che nel mezzo di una burrasca.

Per le barche più vecchie, può essere utile disinstallare la pala per ispezionare i cuscinetti; puliamo poi bene lo scomparto prima di terminare l’ispezione in quanto ciò rende più facile individuare i segni di usura in futuro. Per le barche con governo a fune, è necessario disporre di un cavo di scorta (magari in Dyneema) da utilizzare in caso di emergenza.

Ora, prima di cancellare la timoniera dalla lista, tiriamo fuori la barra di emergenza e vediamo come montarla; potremmo scoprire che non si adatta affatto o che il pezzo è ancora nella cantina della nostra casa precedente.

Controlla e ricontrolla

Un’ispezione completa dell’armo è essenziale ed è meglio non pensarla come una spesa, ma più come un’assicurazione. Un buon rigger potrà condividere le sue conoscenze; consideriamola come un’opportunità di apprendimento.

Per le barche di serie con sartiame in treccia, la maggior parte delle compagnie di assicurazione richiederà il rifacimento ogni 10-12 anni. Questo è il momento giusto per metterlo a budget, per poi dormire più comodamente durante la traversata. Chiediamo consiglio al rigger sui ricambi; esistono kit di riparazione di emergenza. Questa è una avaria molto frequente durante la traversata, meglio pianificare la verifica e tenere alti i controlli quotidiani durante la navigazione.

Nel vano motore, diamo un’occhiata ai supporti e verifichiamo che non siano allentati, le cinghie, i segni di perdite di olio e corrosione. Se non sappiamo come cambiare l’olio e i filtri, è il momento di imparare poiché saremo gli ingegneri di primo intervento durante la traversata.

Sappiamo come cambiare la girante? potrebbe essere necessaria una chiave speciale, verifichino di averla; controlliamo le tensioni delle cinghie di trasmissione e aggiungiamole all’elenco dei ricambi. Facciamo revisionare il motore in modo professionale e annotiamo gli intervalli di manutenzione nel registro dell’imbarcazione.

La gestione dell’energia in mare aperto è una delle principali aree di preoccupazione per molti navigatori e l’elettricità a bordo è spesso vista come un’arte oscura. Calcoliamo il consumo in ampere e moltiplichiamolo per il periodo medio di tempo previsto per il funzionamento di ciascun elemento. È quindi possibile arrivare a un totale per il consumo energetico previsto in un periodo di 24 ore.

In generale la maggior parte delle barche di serie ha una capacità della batteria insufficiente per una traversata, quindi teniamo in considerazione un aggiornamento come parte dei preparativi, specialmente se le batterie stanno arrivando alla fine della loro vita utile. Il denaro speso in quest’area prima di andare in mare aperto è un ottimo investimento e farà risparmiare molto stress. Un altro consiglio è quello di aggiungere alcuni pannelli solari al sistema; anche gli idro-generatori e le turbine eoliche sono interessanti, anche se aumenteranno il budget per il refit.

Puliamo bene i serbatoi dell’acqua e del carburante e calcoliamo i volumi; verifichiamo poi che gli indicatori funzionino. Assicuriamoci di conoscere il reale consumo di carburante e la velocità ottimale per pianificare il fabbisogno di carburante.

Vele

Iniziamo l’inventario guardando quello che abbiamo, le condizioni e l’età delle vele e delle manovre correnti. Il nostro velaio pulirà e ispezionerà e sostituirà le cuciture dove necessario. Consigliabile aggiungere una terza mano di terzaroli alla randa e di rinforzare i punti di stress. Controlliamo i punti di sfregamento e aggiungiamo eventualmente delle toppe di rinforzo; rendiamo il sistema di terzaroli facile da usare, soprattutto di notte, contrassegnando i punti nelle drizze. Organizziamo il kit di riparazione delle vele e aggiungiamo oggetti utili come grilli tessili, Dacron adesivo e nastro per spinnaker.

Per la navigazione oceanica in genere sono necessarie vele di prua più piccole e più maneggevoli. Buona idea è quella di imbarcare un fiocco 2 con un taglio alto, che migliora la visione in avanti. Le andature portanti sono sempre un punto di discussione. Attraversando l’Atlantico in mono-scafo, dirigersi sottovento negli alisei significa che è utile avere un tangone per il fiocco poiché si trascorre molto tempo a navigare a vele bianche. Controlliamo se il nostro sistema è adatto e consideriamo l’aggiunta di un binario all’albero per mantenerlo armato in posizione di riposo. Montiamo una ritenuta del boma: navigare attraverso l’Atlantico è un giro di rock’n’roll e sarebbe meglio evitare una strambata involontaria (si è vero: la strambata è già involontaria per definizione).

Pronti a partire

La tentazione potrebbe essere quella di aggiungere molte nuove attrezzature per la traversata, ma credo fermamente che sia meglio concentrarsi prima sulle basi, altrimenti il tempo scivolerà via e non saremo mai pronti a partire. Una regola d’oro dovrebbe essere quella di evitare installazioni importanti una volta raggiunti tre mesi prima della partenza. Usiamo invece il tempo per familiarizzare con la attrezzatura mentre abbiamo ancora il cantiere e l’assistenza a portata di mano. Verifichiamo l’effetto della nuova apparecchiatura sul consumo energetico e sulla gestione della batteria.

Attrezzatura per i tropici

Mano sul portafoglio e pensiamo a dove navigare e per quanto tempo. Da questo dipenderà la scelta di specifiche attrezzature. Ad esempio, il gommone è abbastanza grande? abbiamo pensato a come lanciarlo e recuperarlo, magari con equipaggio formato da una coppia? Forse è il momento di considerare l’aggiunta di gruette o un paranco per il motore fuoribordo? Una tenda da sole per il pozzetto è una buona idea, così come aumentare la ventilazione attraverso la barca.

Safety first

Il punto importante è capire quale attrezzatura abbiamo e sapere come farla funzionare correttamente. Verificare che l’attrezzatura sia stivata o montata correttamente e che tutti gli elementi che richiedono manutenzione siano aggiornati per la durata della traversata.

Fare un piano di stivaggio dell’attrezzatura di sicurezza e posizionare una copia laminata dove l’equipaggio può fare riferimento ad essa, magari dalla stazione di navigazione. Pensare anche alle esercitazioni di emergenza; noi o l’equipaggio abbiamo bisogno di un corso di aggiornamento o di un nuovo addestramento?

Infine, ricordiamo di rimanere concentrati sul motivo per cui stiamo facendo tutta questa preparazione. Teniamo a mente il tramonto tropicale che abbiamo sognato di guardare dal pozzetto. Ci arriveremo ed impareremo rilassarci nel momento in cui termineremo i lavori della lista ed inizieremo a a goderci la navigazione.

Buon vento, ci vediamo in mare

Conto alla rovescia per partire

Mancano 6 mesi

  • Lasciare il lavoro. Se non lo fai, probabilmente non supererai questo elenco!
  • Valuta tutti i principali sistemi di barche: scafo, rig, motore e vele
  • Verificare la potenza elettrica
  • Pianificare l’installazione di qualsiasi nuova attrezzatura
  • Rivedi la formazione ed i documenti

Mancano 3 mesi

  • Collauda tutti i sistemi installati per assicurarti che funzionino come dovrebbero
  • Organizza i ricambi
  • Calcola il consumo di carburante
  • Verifica bussola, calibrazione elettronica di navigatore e pilota automatico
  • Pulisci tutti i serbatoi
  • Pianificare il kit medico
  • Manutenzione e aggiornamento delle attrezzature di sicurezza

Manca 1 mese

  • Fai una navigazione di prova, includi una traversata notturna
  • Prova diversi piani velici, terzaroli, prova nuove vele
  • Fai circolare il briefing dell’equipaggio
  • Pianificazione personale (proprietà, banche, assicurazioni)
  • Pianifica il menu e acquista alimenti non deperibili e prodotti secchi

Manca 1 settimana

  • Caricare alimenti freschi/congelati
  • Fai il bucato finale
  • Riempire i serbatoi di carburante e acqua
  • Inizia a controllare le previsioni del tempo quotidianamente
  • Briefing sulla sicurezza dell’equipaggio che copre le attrezzature e le procedure di emergenza
Renzo Crovo