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Che si tratti di una lettiera rovesciata, passaporti per animali domestici o cani in mare, navigare con il nostro cane o gatto può essere una sfida. Allo stesso tempo, poiché un animale domestico è spesso un membro integrante della famiglia, lasciarlo a casa semplicemente per alcuni non è un’opzione.

Tuttavia ci sono diverse considerazioni da tenere a mente quando si tratta di conciliare la vita in barca con la presenza a bordo di un animale da compagnia.

Innanzitutto l’imbarco ed il movimento a bordo: spostarsi tra sopra e sottocoperta su un monoscafo può essere complicato; le barche moderne tendono ad avere passaggi meno ripidi e piattaforme da bagno a poppa. Le barche più vecchie spesso hanno un tambuccio con cinque o sei gradini quasi verticali, spazi abitativi più piccoli ed un accesso all’acqua tutt’altro che facile.

Questo può presentare problemi a chi naviga con un cane di grossa taglia, soprattutto se non si è in grado di sollevarlo agevolmente. Un accorgimento può essere quello di dotarsi di una tavola con listelli trasversali in modo da rendere scalabile una discesa ripida; l’aggiunta di moquette marina ai gradini della discesa potrebbe aiutare fornendo più presa.

Occorre poi provvedere ad uno spazio sicuro sotto coperta specie con meteo avverso. Un gatto normalmente si arrangia, ed anche in caso di maltempo troverà un cantuccio comodo e sicuro dove accovacciarsi e dormire (i gatti notoriamente in barca non fanno quasi altro…). Per i cani invece dobbiamo pensarci noi: in questo caso trovare un giaciglio che li tenga al sicuro è vitale. Una semplice cassa con rivestimento imbottito, ai piedi o accanto alla cuccetta, rivestita di cuscini funziona molto bene.

Se invece il nostro amico preferisce stare in pozzetto sarà bene applicare le stesse avvertenze che si applicano quando abbiamo bambini a bordo. A vela, gli animali domestici dovrebbero essere sempre legati alla barca e devono essere addestrati a non lasciare il pozzetto se non per fare il bagno, accompagnati da un essere umano.

Lo spazio sotto lo sprayhood o incastrato tra i sedili del pozzetto e la colonna della ruota del timone spesso è una posizione molto gradita ad alcuni animali domestici; altri sono felici semplicemente stendendosi sui cuscini del pozzetto.

Buone misure di controllo e prevenzione sono le reti fissate alle draglie e l’addestramento dell’animale ad attendere i comandi prima di lasciare la barca quando è in porto tramite un punto di uscita predeterminato. A mali estremi estremi rimedi; se il nostro pet cade in mare è utile una rete di buone dimensioni per raccogliere i cani più piccoli; per i gatti, invece, è utile un tappeto da un metro e mezzo (a seconda dell’altezza della murata) da fare penzolare lateralmente, in cui possono affondare gli artigli per risalire a bordo.

Ragioniamo un po’ sugli accessori. Quando si tratta di cinghie e giubbotti di salvataggio occorre pensare a materiale di alta qualità, maniglie robuste, fibbie rivestite e clip che non si impiglino ovunque sono un must.

Le cappe salvagente devono adattarsi perfettamente e non ostacolare la capacità dell’animale di nuotare.

Per assicurare l’animale in barca possono andare bene anche cinghie e guinzagli standard, ma assicuriamoci che siano abbastanza lunghi in modo da permettere all’animale di muoversi in pozzetto senza rimanere impiccato. Altri accessori possono includere borse per il trasporto e una luce per le passeggiate dopo il tramonto. Per l’estate saranno utili cappotti rinfrescanti o cuscinetti in gel.

Buona norma è dotare il nostro amico di un cartellino identificativo con i dettagli della barca e le informazioni di contatto; per le trasferte lunghe consiglierei anche di portare con sé un trasportino approvato dalla compagnia aerea nel caso fosse necessario tornare a casa in volo con il proprio animale domestico.

Il mal di mare può essere un vero problema per gli animali domestici. Vale la pena di parlare con il veterinario e provare le opzioni disponibili, in termini sia di mal di mare che di farmaci anti-ansia, per trovare un antidoto a questo sgradevolissimo inconveniente.

In navigazione assicuriamoci di proteggere i nostri animali dai raggi UV con molta ombra e persino crema solare ipoallergenica. Gli animali surriscaldati infatti quando sentono caldo, ansimano in modo incontrollabile e possono vomitare. Per questo i cuscinetti rinfrescanti e gli asciugamani bagnati aiuteranno nella stagione calda.

Goderci le destinazioni che visitiamo includerà senza dubbio il portare i nostri amici a quattro zampe a riva, ed è qui che – sfortunatamente – è qui che è più probabile che gli animali si feriscano; occorre molta prudenza e un po’ di preparazione.

Cani randagi, vetri rotti, acciaio arrugginito, esche avvelenate e veicoli in movimento hanno tutti il ​​potenziale di ferire il nostro pet.

Un buon consiglio è quello di procurarsi il contatto dei veterinari che operano nelle località che intendiamo visitare; tuttavia, sebbene i veterinari siano accessibili nella maggior parte dei luoghi, è comunque importante portare con sé l’occorrente per trattare quantomeno gli eventi più comuni. Tra questi penserei a tagli sulle zampe, infezioni della pelle e delle orecchie e disidratazione; per questo è indispensabile dotarsi a bordo di un kit veterinario base.

Quindi garze, bende, crema antisettica e una soluzione salina che potranno aiutare a controllare il sanguinamento e l’infezione a breve termine.

Bene, cerchiano di non parlare solo di ferite, cadute in male e mal di mare. Parliamo di una cosa che ai nostri amici interessa molto: il cibo.

L’approvvigionamento di alimenti per animali domestici di alta qualità all’estero può essere un po’ difficile e assai costoso; oltre a questo non sarò sempre facilissimo districarsi tra tabella degli ingredienti ed allergeni scritte in lingue non sempre comprensibili. Per questo se il nostro animale ha una dieta particolare o una marca preferita di cibo sarà bene farne buona scorta e portarne a bordo il più possibile.

“E i loro bisogni”? Un amico velista una volta mi ha raccontato che il suo cane ha resistito 48 ore piuttosto che espletare le sue necessità in barca; per questo che, nonostante si possano trovare mille accorgimenti, ciò che spesso è più gravoso per i proprietari di cani sono i numerosi viaggi a terra ogni giorno in modo che gli animali possano fare i loro bisogni.

I proprietari di gatti se la passano decisamente meglio. Per loro normalmente i servizi igienici sono un gioco da ragazzi. Per un gatto basta una lettiera ben fornita di sabbia; ed in questi casi anche la sabbia di una spiaggia può essere una buona alternativa. Unico accorgimento, durante la navigazione, fissare la lettiera per gatti con corde elastiche o velcro resistente.

Un altro aspetto importante da considerare è quello dei documenti sanitari nel caso si affrontino navigazioni internazionali. I proprietari di animali che navigano tra i paesi dell’UE possono acquistare un passaporto sanitario per animali domestici dell’UE.

Questo documento, compilato da un veterinario dell’UE, consente all’animale domestico la libertà di movimento all’interno dell’Unione Europea ed è accettato anche in Turchia e Scandinavia.

Sebbene il Regno Unito abbia lasciato l’UE, l’attuale periodo di transizione consente agli animali domestici di viaggiare con un passaporto per animali da compagnia dell’UE.

Questo cambierà dal 1 gennaio 2021; le nuove regole sono ancora da mettere a punto, ma parlando di post-brexit questa non sembra essere affatto una novità.

In ogni caso i croceristi debbono verificare la possibilità di importare animali con le autorità competenti per evitare complicazioni; e questa necessità non può essere sottolineata abbastanza; informarsi per evitare grossi guai.

Fuori dalla UE del resto gli animali domestici devono essere dichiarati alla dogana e all’immigrazione all’arrivo in ogni nuovo paese, fornendo la prova che l’animale ha tutte le sue vaccinazioni aggiornate, un certificato sanitario valido e un titolo antirabbico (test degli anticorpi). Spesso sono necessari esami del sangue, microchip e trattamento contro la tenia.

In alcun paesi extraeuropei, quelli a fortissima restrizione di bio-sicurezza, lo scenario peggiore in assoluto è che il nostro animale domestico venga soppresso all’ingresso nel paese; una ricerca approfondita quindi è un must assoluto.

Si, è vero, abbiamo elencato un bel po’ di difficoltà e di inconvenienti ma, nonostante questo, ci sono molti vantaggi nel viaggiare con un animale domestico. Non è un caso che nessuno dei croceristi che conosco si è mai pentito di aver portato a bordo il proprio animale.

La maggior parte ha detto che navigare con un animale domestico ha arricchito la loro esperienza ed ha donato loro un motivo di soddisfazione ed un piacere in più nel navigare. Speriamo che il nostro nuovo membro dell’equipaggio possa dire lo stesso.

Buon vento, ci vediamo in mare!

Renzo Crovo