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Questo è stato un anno un po’ strano e probabilmente molte date importanti ci sono anche passate di mente; un anno in cui la cognizione dell’avanzare del tempo, delle stagioni e delle ricorrenze è stata offuscata dalla grande cappa che ha avvolto le nostre vite durante questi ultimi mesi.

Però è Natale, e puntualmente si ripresenta il dilemma del «…cosa gli regalo…?». «Cosa può piacerle…?» e tutta una serie di domande esistenziali dalla cui risposta, e soprattutto dalle azioni che ne conseguono, dipenderà la serenità della nostra vita nelle settimane a venire.

Non fatevi illusioni: non ho alcuna intenzione di sfornare decine di consigli per i regali da offrire a vostra moglie/marito, alla zia che viene a trovarvi a Natale (ah già, forse quest’anno non si potrà) o al vostro capo che a fine anno va in pensione. Per quelle idee rivolgetevi altrove ed avrete certamente maggiore fortuna.

Parliamo invece di qualche idea regalo per chi, come me che scrivo e come voi che avete la bontà di leggermi, ha una passione viscerale per la navigazione a vela ed un interesse maniacale per le attrezzature ed i gadget utili alla bisogna.

Nella maggior parte dei casi, la ricerca di un dono per queste occasioni speciali è un’attività abbastanza frustrante. Non fa eccezione la ricerca di un regalo per un velista (sia esso semplice praticante o armatore). Questa sarà l’utilità di questo articolo: qualche idea pescata qua e là e soprattutto meditata a partire da una certa conoscenza delle esigenze del velista e navigatore.

Ovviamente non si poteva fare a meno di dare un’occhiata al catalogo dell’azienda che pubblica questo blog, considerando anche che Osculati vanta un repertorio di prodotti tra i più ricchi d’Europa, non a torto ritenuto un vero e proprio faro per diportisti.

Bene, avventuriamoci allora e – senza un particolare ordine né classificazione – buttiamo giù qualche idea brillante per soddisfare il velista. 

Il coltello del marinaio

Classicissima e sempreverde idea regalo; se ne producono moltissimi, di infinite fogge materiali e prezzi. Un buon coltello deve essere sempre presente nel corredo personale del velista. Utile in caso di emergenza per dover liberare una cima rapidamente, togliere una rete, un sacchetto, una lenza dall’elica o semplicemente per effettuare dei piccoli lavoretti senza dover ricorrere per forza alla cassetta degli attrezzi. Il mitico Leatherman con la sua infinta possibilità di uso è il primo che viene in mente ed il più “scenografico” ma diciamolo, il classico coltello se si deve tagliare qualcosa è il miglior strumento che esista. Il mio ha solo la lama, l’accessorio punteruolo e l’apri-grilli.

Una buona bottiglia di whisky

Nel 18° secolo la marina inglese integrò una razione giornaliera di whisky nella paga dei marinai. L’usanza è stata interrotta solo nel 1970, con notevoli polemiche. Quale altro superalcolico può vantare un’origine così marinara? Solo il rum può rivaleggiare con la tipica bevanda anglosassone. Per quanto mi riguarda è un regalo graditissimo.     

L’amaca da barca

Questo ovviamente è un regalo pensato per un velista armatore, credo che l’oggetto non abbia particolari necessità di commento: immaginate solo di essere in rada in un bel pomeriggio di sole e brezza, con la vostra musica preferita nelle orecchie e magari un bella birretta fresca… occorre aggiungere altro? Se ne trovano online di diverse fogge e caratteristiche; di solito sono in poliestere e nella confezione sono comprese le cime per l’ancoraggio albero-strallo-boma-pulpito. Spesso sono dotate di borsa portaoggetti.

Lampada frontale

Accessorio non molto gettonato ma utilissimo, la lampada da testa frontale ha di solito una luminosità molto alta adatta ad una visione di profondità. La lampada ideale ha fascio combinato (con intermittenza) e prevede anche una luce rossa che rende possibile l’adattamento degli occhi al buio e previene che altre persone ne restino accecate. E’ un oggetto che si acquista con poche decine di euro ma posso garantire che – come un buon coltello – è indispensabile nella sacca di un velista.

Sacca impermeabile

A proposito di sacca: oltre alla mia sacca “principale”, che è una borsa di dimensioni considerevoli (ne scrissi tempo fa), ho l’abitudine di portare a bordo anche una sacca “giornaliera” che permetta di portare una felpa asciutta, il telefono, le chiavi ed un po’ di altra “mercanzia”. Per le giornate di regata questa sacca, molto spesso, è l’unica che porto a bordo, lasciando la borsa grande nel bagagliaio dell’auto. Importante, a mio parere, è che questa sacca sia stagna, proprio per evitare che gli oggetti custoditi al suo interno possano soffrire per pioggia, spruzzi di acqua o caduta accidentale in mare (non ridete, ne ho viste parecchie finire in acqua, soprattutto in porto). La mia sacca è in tessuto leggero leggero TPU ed è dotata di valvola per espellere l’aria in eccesso. Ha una capacità di 20L ed è dotata di spallacci a “zaino”. Molto comoda.

Orologio del regatante

Apriamo un mondo fatto di oggetti di foggia, estetica, funzionalità e con una gamma di prezzo che va da poche decine a diverse migliaia di euro. Secondo me il parametro che andrebbe valutato più di tutti è la funzionalità. Volendo essere pratici si può dire che un regatante necessita di un orologio che indichi l’ora, e che abbia la funzione countdown per le partenze. Punto. Ovviamente non sono da disdegnare i modelli più sofisticati che consentono di verificare il lato “buono” della linea di partenza e di stabilire il migliore lato di bolina (decenni fa esisteva un meraviglioso orologio progettato e prodotto da Paul Elvström) ma, se posso essere del tutto onesto con il mio orologio da 19,90 euro non sbaglio una partenza.

Monopattino elettrico

Beh, qui si va sull’impegnativo ed anche questo è un regalo principalmente destinato ad un armatore. I monopattini elettrici, noti anche come monopattini a motore, stanno diventando un gadget sempre più diffuso. Come gli e-skate, la natura di questa tipologia di prodotto si è profondamente evoluta negli ultimi anni. Infatti, da uno strumento pensato per fini ludici e sportivi si è trasformato in un vero e proprio mezzo di trasporto green. In barca – per ovvie ragioni di ingombro – ci orienteremo su un modello pieghevole ed investendo qualche centinaio di euro potremo regalare un vero e proprio oggetto cult della micro-mobilità. E se riuscite ad immaginare un mezzo più divertente da usare come tender terrestre, fatevi avanti.

Abbonamento ad una rivista nautica

Un sempreverde e – aggiungerei – un sempre utile. Decine sono le riviste che trattano di nautica e lo fanno con stile e taglio differente tra di loro. Occorrerà solo provare a tracciare il profilo del nostro amico/a velista ed il gioco sarà fatto: magazine che parlano di tecnica e regata, di navigazione e diporto, riviste più incentrate sulla descrizione e prova dei nuovi modelli, altre sulla manutenzione fai da te. Davvero, c’è l’imbarazzo della scelta e possiamo spaziare non solo nel panorama italiano. Tra l’altro la totalità delle riviste (almeno che io sappia) prevede l’abbonamento alla versione digitale, che rende comoda la consegna e la fruizione. Anche questo è un regalo che personalmente gradisco moltissimo.

Navionics ed altre app

Dal più classico e diffuso degli ausili alla navigazione (attenzione, non dimentichiamo che a bordo è comunque obbligatorio avere le carte dell’area in cui si naviga) ad altre decine di app dedicate alla ricerca di ormeggio, al meteo, allarmi ancoraggio e chi più ne ha ne metta. Un investimento di un paio di decine di euro in una card Apple Store o Google Play per offrire acquisto ed eventuale abbonamento annuale a tutte le app che il nostro amico velista potrà scegliere e scaricare sul suo device.

Giubbotto auto-gonfiabile

Il principe degli accessori, davvero indispensabile per chiunque vada in mare e – aggiungo io – elemento da scegliere con cura ed attenzione e molto molto personale. Sul mercato troviamo molti modelli dal prezzo variabile. Un buon giubbotto si aggira sui 150-200 euro ed ha una riserva di spinta di almeno 150 N (richiesta dalla normativa). Indispensabile, per quanto mi riguarda, l’attacco per l’ombelicale, la luce di segnalazione e lo sprayhood.

Cerata, guanti, scarpe ed abbigliamento da vela in generale

Anche questo può essere un regalo importante, sempre gradito ma piuttosto difficile da scegliere. L’abbigliamento è una cosa personalissima, ancora di più quello che indossiamo in barca è molto spesso frutto di anni di prove, scelte e personalizzazioni. Giusto per fare un esempio personale, pur riconoscendoli come accessorio utilissimo, io non amo calzare stivali in barca di nessun tipo ed in nessuna stagione o meteo. Occorre conoscere molto bene la persona che utilizzerà il capo. In alternativa, e con una spesa ben più limitata, si potrà optare per un paio di guanti (da lavoro, navigazione o regata) che saranno certamente graditi e più facili da indovinare.

A proposito… devo sostituire i miei guanti da regata.

Bussola da rilevamento

Accessorio utile e non per forza dedicato agli armatori. Può tranquillamente fare parte del velista “ospite” che voglia impegnarsi attivamente nella gestione della navigazione. Anche in questo caso si tratta di un presente dal costo piuttosto limitato che credo possa essere gradito a chi non è abituato a praticare una vela da banchina. La bussola che sta nella mia sacca è un buon modello pensato per resistere agli urti e galleggiare, e si porta al collo. Utilizzabile come bussola di rispetto e come bussola da rilevamento essendo provvista di tacche di mira e doppia lettura frontale superiore.

Ecco, questi sono un po’ di oggetti che mi sono venuti in mente e che credo possano solleticare i gusti e la fantasia di chi dona e di chi riceve.

Un ultimo pensiero: spesso si pensa che regalare sia sinonimo di donare ma in realtà i due verbi, molto simili tra loro non sono uguali; un regalo è qualcosa che viene fatto, il più delle volte, senza soppesare troppo l’oggetto che si sta comprando, talvolta si regala qualcosa per il senso del dovere, per formalità ed è il caso di quando si acquistano cose senza pensare alla persona che le riceverà.

L’atto di donare, invece, racchiude tutto un altro significato, ovvero quello di dare nel senso più profondo, di offrire qualcosa che si è a lungo pensato, considerando i gusti e i bisogni di chi lo riceverà, senza pretendere nulla in cambio. Riflettiamoci.

Buon Natale, ci vediamo in mare.

Renzo Crovo