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L’acciaio inox da sempre impreziosisce e accentua i riflessi cromatici dei prodotti nautici donando all’ambiente barca un tocco di brillantezza.

  1 • Perché è importante la pulizia

Contrariamente all’idea comune, l’acciaio Inossidabile non rappresenta un materiale “senza macchia” e non è insensibile alla corrosione per questo Infatti, esistono più di 200 tipi diversi di acciai inossidabili con vari livelli di resistenza alla corrosione, sebbene solo alcuni trovino applicazione campo nautico. 

Per conservare nel tempo un bell’aspetto e la resistenza alla corrosione, l’acciaio inossidabile ha bisogno di pulizia, per questo si raccomanda che esso venga pulito regolarmente.

Questo riduce al minimo la contaminazione delle aree superficiali, così come il rischio di contaminazione della superficie con particelle di ferro, fenomeno noto anche come “ruggine sospesa”.

La resistenza alla corrosione dell’acciaio inossidabile è legata ad un processo chiamato “auto passivazione” (vedi foto sotto).

L’accumulo di sporco può causare una concentrazione di sostanze corrosive tale da danneggiare lo strato passivo. La pulizia conserva il meccanismo di autoriparazione, in quanto previene concentrazioni critiche di contaminanti come il biossido di zolfo o i cloruri e la contaminazione ferrosa. Se pulita spesso, la superficie inox diventa ancora più bella, perché non c’è nessun rivestimento superficiale a rischio di usura. La frequenza e il costo di manutenzione dell’acciaio inossidabile sono inferiori a tanti altri materiali e questo compensa i maggiori costi iniziali.

Il meccanismo di autoriparazione dell’acciaio inossidabile

Il cromo contenuto nella lega dell’acciaio forma sulla superficie un sottile “strato passivo” trasparente. Nonostante abbia uno spessore di soli pochi atomi, questo strato protettivo isola il materiale dall’ambiente esterno e si rigenera immediatamente dopo un danno, in presenza dell’ossigeno contenuto nell’aria o dell’acqua. Di conseguenza, l’acciaio inossidabile è protetto dalla corrosione senza bisogno di rivestimenti esterni.

2 • Organi di collegamento

Non si devono usare elementi zincati per congiungere gli accessori di acciaio inossidabile. A causa della reazione galvanica fra il “nobile” acciaio inox e l’altro metallo “meno nobile”, quest’ultimo si corrode velocemente lasciando delle macchie di ruggine. Oltre all’inevitabile rottura del componente zincato, le tracce di ruggine renderanno necessario anche un intervento straordinario di pulizia.

Sui componenti in acciaio inox, usare solo bulloneria dello stesso materiale

La contaminazione con polvere di ferro può avvenire attraverso il contatto con utensili, operazioni di manutenzione, taglio, foratura e molatura dell’acciaio al carbonio.

In questo caso eliminare subito le particelle di ferro, perché oltre ad arrugginirsi rapidamente, intaccano lo strato passivo auto riparante, lasciando un aspetto vaiolato. Per eliminare le macchie dovute a polvere di ferro, si raccomanda di procedere un passo alla volta secondo la gravità, cercando di non diffondere maggiormente la contaminazione:

  • In caso di macchia leggera o di efflorescenza superficiale, usare creme o lucidanti non abrasivi oppure applicare con un panno morbido o del cotone una soluzione e lasciarla agire per alcuni minuti senza sfregare. Quest’operazione permette di rimuovere la polvere di ferro senza lasciare graffi o alterare visibilmente il tessuto superficiale.
  • Per togliere una piccola quantità di ruggine con un rischio minimo di intaccare il materiale, avendo tempo e pazienza, si può usare un detergente.

3 • Frequenza di Pulizia

La pulizia degli accessori per interni di acciaio inossidabile non è diversa da quella di altri materiali, in quanto deve essere effettuata prima che si crei un eccessivo accumulo di sporco o di impronte, sia per ridurre costi e fatica, che per non rischiare di graffiare o danneggiare irrimediabilmente la superficie. L’acciaio inossidabile resta esposto ad un’ampia gamma di inquinanti potenzialmente più aggressivi, soprattutto se viene a contatto con:

• atmosfere marine

• ambienti carichi di inquinanti industriali

• inquinamento atmosferico e da traffico.

La frequenza di pulizia dipende sia dai requisiti estetici che dalla corrosività atmosferica. Nei casi in cui si richiede il massimo livello di pulizia o in ambienti particolarmente corrosivi, è buona pratica trattare frequentemente le superfici metalliche.  In caso di esposizione ad ambienti molto inquinanti, gli intervalli fra una manutenzione e l’altra devono essere di pochi mesi.

Pulizia manutentiva e pulizia di ripristino

Nel preparare le specifiche di pulitura dell’acciaio inox, è necessario distinguere fra:

pulizia manutentiva, consistente nel rimuovere sporco, graffiti ecc. da una superficie d’acciaio inossidabile intatta, si consiglia l’utilizzo dei prodotti tipo il nostro Inox Cleaner 65.250.00 o 65.264.00.

pulizia di ripristino, consistente ad esempio nel rimuovere una decolorazione visibile dal acciaio inossidabile.  Anche se l’acciaio inossidabile è dotato di resistenza intrinseca alla corrosione, in casi isolati può presentare macchie scure o corrosione localizzata, normalmente attribuibili a due cause:

  • depositi di polvere di ferro, provenienti da operazioni di taglio, saldatura o molatura dell’acciaio al carbonio o dal defluire di acqua contenente ruggine contaminata da altre superfici;
  • mancanza di manutenzione, che provoca la concentrazione di cloruri o altre sostanze aggressive oltre il limite di resistenza alla corrosione di quel particolare tipo di acciaio. Spruzzi d’acqua marina causano il deposito di sostanze corrosive, sotto le quali si possono formare delle piccole cavità circondate da un alone marrone, denominate “macchie di tè”.

A questo punto, non è più sufficiente usare i normali detergenti per eliminare le macchie visibili ma Polish maggiormente abrasivi tipo 65.309.18 e 65.247.00.

Proteggete ciò che vi circonda e l’ambiente!
Assicuratevi di usare una copertura di protezione per il suolo, in modo da non rovinare la vostra imbarcazione, e per evitare che la soluzione coli in mare.

Raccomandazioni per gli addetti: cosa fare e non fare

1 • Strofinare secondo la direzione della finitura e non trasversalmente ad essa. Procedere dall’alto verso il basso, sovrapponendo le diverse passate.

2 • Non trattare le macchie ostinate con pagliette o raschiatori.

3 • Non usare prodotti a base di cloro, come candeggina o acidi forti (p.e. Solventi).

4 • Sciacquare con abbondante acqua di rubinetto. Se possibile, asciugare a fondo.

5 • Non usare acqua clorata per pulire.

Marco Di Maio
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