Recensione: Giunto gira ancora Twist
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Ho potuto testare il giunto “Twist” di Osculati (01.738.02) per oltre 2 mesi.
L’impatto iniziale è di un articolo molto solido, dà subito la sensazione di robustezza, confermata dal peso di circa 1,5 kg.
Il montaggio è semplice e utilizza lo stesso sistema del più diffuso e piccolo “attacco girevole”, lo snodo finale per àncora, una vite a brugola la cui testa scompare nella sede una volta portata a battuta e serrata.
Aspetti positivi
Il giunto “Twist” serve a far si che l’ancora una volta su, si presenti girata favorevolmente per il tratto finale, così da posizionarsi correttamente sul musone di prua: ebbene avviene sempre, fluidamente ed efficacemente.
Il parallelo con “l’attacco girevole” è immediato, (il quale va detto non serve allo scopo, ma solo per creare un giusto snodo durante i vari brandeggi, evitando torsioni della catena o dell’ancora: la funzione “attacco girevole” è ora integrata nel “Twist”): quasi sempre ero costretto a servirmi del mezzo marinaio, recuperare la cima di sicurezza e con quella girare l’ancora a mano, oltre poi tirarla su di peso per posizionarla sul musone.
Il fatto di ritrovarsi un’ancora girata nel verso giusto è impagabile e sinonimo di sicurezza, in quanto specialmente in caso di cattivo tempo e necessità di salpamento urgente, magari per procedere a un nuovo ancoraggio (fondale cattivo tenitore, spedamenti ecc.), non preoccuparsi della giusta posizione è un elemento molto importante: chiunque abbia avuto la sfortuna di rifare un ancoraggio con oltre 30 nodi, magari di notte e barche vicine sa cosa voglio dire! Grazie al giunto “Twist” l’ancora scende sempre correttamente sul fondo pronta a far testa: le ancore normalmente in uso al diporto lavorano per forma, di conseguenza in caso l’ancora scenda male il rischio di poggiarsi storta o peggio sottosopra, può inficiarne la presa con i rischi del caso.
Aspetti negativi
A differenza dello snodo semplice che permette di collegare catena e àncora direttamente, il giunto “Twist” ha bisogno di un grillo per collegarlo alla catena.
Questa caratteristica se vogliamo è forse l’unico vero difetto, se difetto si può definire, del pur ottimo giunto “Twist”.
Dovendo ricorrere appunto a un grillo esterno, si inserisce nella linea di ancoraggio un ulteriore elemento da controllare: come si suol dire “è sempre l’anello debole a rompersi”, di conseguenza se il giunto “Twist” fosse affidabile, la catena e l’àncora pure, il tutto potrebbe venir inficiato dalla pessima qualità di un semplice grillo.
La stessa scelta del grillo richiede attenzione, e si badi bene di scegliere il tipo con perno incassato a brugola, in quanto per musoni tipo il mio, ma direi in generale, quello tradizionale potrebbe creare antipatici incastri pericolosi, vista la vicinanza del tamburo del rollafiocco, o semplicemente portare a graffiare lo stesso Twist con le varie appendici presenti in zona (bulloni, ecc.).
Un’ultima considerazione (in questo caso neutra) ma da tenere presente per l’acquisto è la lunghezza che il sistema Twist + grillo + ancora assume rispetto allo spazio disponibile tra musone e salpa ancore, specie quando il ferro è del tipo a fuso dritto, come la “Bugel” della prova.
In realtà il giunto “Twist” proprio grazie alla sua curvatura permette un più agevole inserimento di questo tipo di àncora sul suo supporto.
Conclusioni
Il giunto “Twist” fa quello per cui è stato progettato e in modo egregio. Con ancore più “articolate” nella parte del fuso, rispetto alla Bugel dell’articolo, il sistema nell’insieme è perfetto.
L’unico consiglio che mi sento di dare ai produttori del giunto “Twist” è quello di studiare la possibilità di eliminare il collegamento tramite un grillo esterno.
Scrittore e fotografo, collabora con vari media e svolge corsi sul "cambio vita" e gestione della barca, da cui il sito sailyx.com.
E' autore del libro "Si può fare – Come vivere un vita da sogno con 500€ al mese" e di vari saggi e mini ebook inerenti la vela.
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